la prima volta a Firenze

Accadde a Firenze: 16 novembre 1502

Sandro di botticello si tiene ad un garzone”. Sono le parole riportate dal registro degli Ufficiali di Notte, la magistratura istituita dal governo fiorentino “pro remotione et extirpartione” del “vizio nefando”: la sodomia.

Botticelli venne denunciato anonimamente attraverso un foglio posto dentro un “tamburo”. I tamburi venivano aperti periodicamente e le delazioni consegnate alle varie magistrature che si occupavano dei diversi tipi di reati e che decidevano se istruire un’indagine.

Botticelli non fu l’unico artista ad essere colpito da tamburazione. Prima di lui era capitato al pittore e frate Filippo Lippi che “à avuto uno figliolo maschio d’una che si chiama Spinetta [una monaca]. E detto fanciullo à in casa: è grande, e à nome Filippino” ed anche a Leonardo da Vinci.

La denuncia per sodomia contro Botticelli rimase senza seguito anche perché nello stesso anno la magistratura degli Ufficiali di Notte venne soppressa: “Levò l’ufficio di notte per la vergogna della terra…” scrisse il cronista Piero Parenti.

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