la prima volta a Firenze

Accadde a Firenze: 14 novembre 1559

Lettera scritta in Blois da Caterina de’ Medici a Michelangelo in Roma.
“Dopo lo acerbissimo caso del Cristianissimo et Serenissimo Re mio signore et consorte – si riferisce alla morte del marito, il re di Francia Enrico II – non mi è restato maggior desiderio che di dar vita al nome suo (….): et fra le altre opere che a questo ho destinate, nel mezo della corte d’un mio palazzo ho disegnato di far lo detto mio signore formare di bronzo a cavallo (…). Et perché io con tutto el mondo so quanto voi siete in quest’arte, più che alcuno nel nostro secolo, eccellente, et antico et affectionato servitore alla casa mia, come de l’una e dell’altra cosa le singulari opere di vostra mano a torno del sepolcro de’ miei in Fiorenza portano chiara testimonianza, vi prego di voler pigliare questa impresa”.

Nella lettera, la regina di Francia continua dicendo che è consapevole dell’età di Michelangelo, 84 anni, e che è sufficiente che prenda “il carico del disegno di detta opera, e di farla gettare e pulire ai migliori maestri che di costà potete trovare”.

Il monumento equestre del marito morto che la Regina richiede con questa lettera verrà completato quasi un secolo dopo, intorno al 1640. Il cavallo, su disegno di Michelangelo, venne realizzato da Daniele da Volterra, amico di Michelangelo, “mio padrone e padre” come Daniele stesso scrisse in una lettera al Vasari; la statua del re invece venne fusa in bronzo da un artista francese, Pierre Biard, intorno al 1640.

Come era già accaduto al bronzeo Giulio II che Michelangelo aveva eseguito per il papa, anche questa statua “est fondue pendant la Révolution française pour faire des canons”.

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